Negli amici conigli è piuttosto frequente che una congiuntivite nasconda un problema più profondo e complesso. La maggior parte delle volte è da ricondurre a un’infezione delle prime vie respiratorie da Pasteurella Multocida, patogeno opportunista, la cui espressione è influenzata da stress, età dell’animale e condizioni ambientali. I conigli affetti da congiuntivite infatti, presentano uno scolo oculare e nasale bilaterale purulento e spesso vengono trattati con una terapia antibiotica sistemica associata all’applicazione di una pomata antibiotica ad ampio spettro per uso oftalmico.
Purtroppo, in molti casi, la terapia prescritta non porta a miglioramenti e con il passare del tempo la sintomatologia clinica tende sempre di più a progredire. Infatti, le alterazioni dell’occhio dei conigli sono spesso da ricondurre ad altri tipo di problemi quali per esempio un ascesso retrobulbare per problemi dentali. Cos’è l’ascesso? L’ascesso è un rigonfiamento di materiale purulento che può svilupparsi in diverse parti del corpo.
Nel caso specifico può essere retrobulbare o sottobulbare a seconda della posizione dell’ascesso. Le cause sono di natura infettiva (Pasteurella Multocida) o dentale. Nelle prime fasi i sintomi si presentano in forma lieve (scolo oculare e congiuntivite), con il passare del tempo, a causa dell’incremento della pressione retrobulbare si osserva un esoftalmo con cheratocongiuntivite secca.
La diagnosi viene fatta eseguendo un esame radiografico, ecografico e TAC. La terapia consigliata è quella chirurgica che consiste nell’asportazione dei tessuti coinvolti, delle radici dentali, del pus e in alcuni casi anche dell’occhio, è fondamentale effettuare un piano terapeutico locale e/o sistemico da seguire per diverse settimane, tuttavia gli ascessi sono particolarmente difficili da trattare e da risolvere in modo definitivo soprattutto in queste specie animali.