I disordini riproduttivi e degli organi genitali sono molto comuni nei rettili. I più comuni sono: la stasi follicolare, la distocia, le uova ectopiche, le neoplasie ed i prolassi degli organi genitali.
La stasi follicolare
È anche definitia ritenzione follicolare e viene riscontrata frequentemente nei sauri e nei cheloni. È caratterizzata da un accumulo di ovuli nell’ovaio non seguito da ovulazione. I follicoli non ovulano e non regrediscono, possono andare incontro a degenerazione, necrotizzare e causare celomite da uovo. Inoltre, possono verificarsi alterazioni causate da squilibri ormonali e siologici, come soppressione midollare e alterazioni funzionali e anatomiche epatiche: tutti quadri potenzialmente gravi che possono portare a morte l’animale.
Cause
- Isolamento delle femmine per lunghi periodi
- Letarghi non regolari
- Alterazioni del fotoperiodo e del termo periodo
- Patologie sistemiche
- Gestione non appropriata
- Età avanzata
Sintomi
Purtroppo i sintomi sono poco specifici. I più evidenti sono:
- anoressia cronica e assenza di feci
- letargia ed alterata funzionalità degli arti posteriori
- nei sauri si può notare anche distensione addominale, alterazione del profilo addominale o dolore addominale
- difficoltà respiratoria o respirazione a bocca aperta per la compressione sui polmoni
Diagnosi
I follicoli o le ovaie possono essere percepite con la palpazione addominale a causa del notevole aumento del volume. Si può verificare nei soggetti, soprattutto in prossimità dell’ovulazione, diminuzione dell’assunzione di cibo e un certo dimagrimento. Situazioni di anoressia ed emaciazione persistenti, però, devono far sospettare stasi.
Terapia
L’approccio è generalmente chirurgico con l’asportazione di ovaie ed utero. La completa ripresa si ha dopo qualche giorno dall’intervento. In questa fase è necessario assistere i soggetti con alimentazione assistita fino a completa guarigione e ripresa delle normali funzionalità corporee.
Le lesioni traumatiche della corazza e dei tessuti molli sono molto comuni nelle tartarughe tenute nei giardini che possono essere aggredite da cani, roditori o lesionate da automobili o tagliaerba. Le lesioni traumatiche possono presentare un ampio spettro di gravità: dall’abrasione a gravi fratture con esposizione degli organi interni.
Questo tipo di lesioni vanno considerate sempre come un’emergenza in quanto comportano perdita di liquidi e la possibile esposizione di organi interni con conseguente contaminazione batterica o da larve di bigattini.
Prima di trattare le lesioni della corazza occorre valutare le condizioni generali del paziente e procedere alla sua stabilizzazione.